Ora, sull’esempio del Belgio, anche gli olandesi ci chiudono la porta. Anche per loro è necessario che almeno la metà della barca sia di proprietà di un olandese, altrimenti: radiazione dai registri!
Noi siamo del parere che i nostri governanti ci avrebbero fatto fare una più bella (e onorevole) figura se avessero veramente modernizzato la normativa così da consentire anche ai diportisti italiani di immatricolare le imbarcazioni con modalità al passo coi tempi e magari, perché no, riducendo anche tutta quella serie di inutili (e pericolose) dotazioni di sicurezza che si è costretti ad avere a bordo. Invece? Il risultato é che ci sarà chi troverà una qualche soluzione di ripiego, chi tornerà ai registri italiani ma anche chi, purtroppo, alla fine si arrenderà e come tanti altri di disferà della propria barca per prenderla magari a noleggio in Costa Azzurra, Corsica, Grecia o Croazia, così da non aver alcuna seccatura. Ora staremo a vedere, sperando che non sia proprio questa la scelta preferita. E intanto i nostri porti turistici continuano a svuotarsi mentre quelli degli Stati confinanti si riempiono di barche di italiani.