Capiamo perfettamente tutti i dubbi che si possono avere di fronte ad una patente nautica ottenibile dopo solo due giorni di corso.
Capiamo anche le critiche di chi, giustamente, sostiene che in due giorni non si possano imparare tutte le nozioni ed i concetti necessari a diventare dei marinai.

Quello che non capiamo, però, è cosa noi si dovrebbe fare…

Riprendere i corsi serali? In questo modo potremmo allungare il brodo per un altro paio di mesi tanto le persone la sera arrivano distrutte dal lavoro e dopo 10 minuti già sembrano zombi, e poi la confusione di avere mischiati insieme quelli che sono alla prima lezione e quelli che ne hanno fatto già una dozzina non è mica trascurabile. Eh già, in questo modo si può tirare alle lunghe anche per altri due o tre mesi!

Abbinare video lezioni o corsi on-line a distanza? Una bella video conferenza con l’istruttore davanti al monitor che parla ad una dozzina di riquadri in cui compaiono i volti degli “allievi”… No, questo proprio no, ci scusiamo con tutti ma non lo possiamo davvero, piuttosto i corsi serali.

Capiamo di sembrare all’antica, di non essere al passo coi tempi e tutto quello che si vuole, ma abbiamo tenuto i corsi in presenza anche in piena pandemia: figuriamoci se cominciamo ora!

Certamente, un domani, se e quando anche gli esami saranno a distanza, noi ci organizzeremo per fare i corsi a distanza. Ma siccome, ora, gli esami sono in presenza, noi i corsi li preferiamo in presenza.

Cosa possiamo dire. Noi veniamo pagati dai nostri Clienti affinché siano promossi all’esame, e noi questo tentiamo di fare. Se ci riusciamo con soli due giorni di corso non è colpa nostra. Gli iscritti certamente non usciranno dal nostro corso “marinai”, ma saranno promossi all’esame.

Vogliamo poi parlare anche dei “veri marinai”? Facciamoci caso, sono proprio loro quelli che purtroppo, in mare, hanno causato danni e anche vittime. Le cronache in questi casi non riportano certo nomi di neo patentati. E questo, a nostro parere, perché le persone sanno essere prudenti, almeno sino a quando non ritengono di aver acquisito sufficiente esperienza per fare di più.

Ecco perché capiamo le critiche che alcuni ci rivolgono, ma le respingiamo.

La pubblicità ingannevole è fatta da chi si millanta sul mercato da 30 / 40 anni e poi, invece, ha una partita IVA attiva solo da pochi mesi. Basta digitare “verifica partita IVA” e si andrà alla pagina dell’Agenzia delle Entrate dove vedere immediatamente la data di assegnazione, che nel 90% dei casi è più recente della dichiarata… sempreché nel frattempo il furbetto di turno non sia corso ai ripari dichiarando i dati veri.

Nel nostro caso, invece, che dire… tutti i dati pubblicati, l’aula, la sede, le barche, i volti dello staff… ci risulterebbero proprio quelli reali…

E sono reali anche le foto ed i nomi dei nostri promossi dopo soli due giorni di corso.