Dopo la presentazione al Salone Nautico di Genova le novità per sostenere l’esame della Patente Nautica stanno per diventare operative a tutti gli effetti.
Come già accadeva fino ad oggi, l’esame per conseguire la nuova patente nautica consiste in una prova scritta e in una prova pratica di manovra e queste sono le principali novità introdotte dalla riforma.

Le principali novità

La novità più significativa del nuovo esame per la patente nautica riguarda la prova pratica: da adesso la prova verrà effettuata in una giornata differente rispetto alla teoria e per essere ammessi all’esame è necessario aver effettuato almeno cinque ore di prove con l’imbarcazione e di manovre attestate da una scuola nautica.
I programmi d’esame sono stati “semplificati” e con più attenzione alla sicurezza: a parità del numero complessivo delle domande, crescono i quiz su “manovre e condotta”, le precauzioni da adottare all’ingresso e all’uscita dei porti e in navigazione in prossimità della costa e dei bagnanti, quelli sui limiti di velocità ed elementi sulla protezione dell’ambiente marino. Vengono introdotte anche nozioni sui rischi della navigazione sotto l’influenza dell’alcol, o in stato di alterazione psico-fisica e sull’uso degli strumenti elettronici per il posizionamento del punto nave e vengono eliminate molte domande sui fanali di navigazione, effettivamente ormai del tutto superate.

Chi risultasse inidoneo ad una delle prove scritte, potrà ripetere solo quella, senza ripetere tutto il percorso dal primo step.

L’obiettivo dichiarato di questa riforma è semplificare le procedure d’esame ed unificarle su tutto il territorio nazionale ma per il momento, come già avevamo segnalato nel nostro articolo del 5 Ottobre,
noi troviamo positivo consentire di far ripetere, in caso d’inidoneità, solo la prova che è stata sbagliata in occasione della convocazione precedente, ma è l’unica cosa che condividiamo.

Infatti, a nostro parere, le cinque ore di corso pratico obbligatorio sono senz’altro eccessive per le abilitazioni a motore (a che servono per chi vuole usare solo la moto d’acqua?) ed assolutamente insufficienti per le abilitazioni a vela (sufficienti a malapena giusto per capire come muoversi in barca).

L’unica cosa certa è che con le nuove modalità chi vorrà conseguire la patente nautica dovrà fronteggiare tempi e costi per forza di cose maggiori.

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