Una mini-patente patente nautica, pensata per avvicinare anche i più giovani, ma non solo.

 

L’idea arriva da Assonautica Venezia e si rivolge potenzialmente a tutta l’Italia. Se ne parla nell’articolo del Giornale della Vela consultabile a questo indirizzo.

La proposta ha come obiettivo quello di formare una nuova generazione di diportisti più consapevoli e in grado di andare in mare con maggiore sicurezza e anche avvicinare un pubblico di diportisti che, per svariate ragioni rinuncia a fare la patente classica, con una più semplice, ma più limitante.

Senza alcun dubbio noi siamo favorevoli a facilitazioni di questo genere. L’importante è che si prevedano sanzioni più severe per chi intraprende la navigazione con leggerezza, costringendo così gli altri ad operazioni di soccorso che si potevano tranquillamente evitare con un minimo di buon senso.

 

Il mare è meraviglioso e più siamo e meglio è, c’è posto per tutti, noi non vogliamo assolutamente che rimanga un ambiente di nicchia, riservato a soli pochi fortunati.

 

Saremmo solo felici di sapere che chi non rispetta le regole vada incontro a delle conseguenze perché oggi, diciamoci la verità, le cose non stanno esattamente così… Nel completo anominato (le barche fino a 10 metri di lunghezza in Italia navigano senza alcun contrassegno distintivo) praticamente si può fare ciò che si vuole.

Ma speriamo che le nuove generazioni di diportisti contribuiscano a cambiare questo stato di cose.