Stanno cominciando a pervenire le prime RELATE DI NOTIFICA ai cittadini italiani proprietari di imbarcazioni da diporto battenti bandiera straniera, molti dei quali hanno ora prescelto la BANDIERA POLACCA, ottenibile con poca spesa.

A quanto ci è dato comprendere, la Direzione Provinciale dell’AGENZIA DELLE ENTRATE di LA SPEZIA, tramite la SEZIONE OPERATIVA NAVALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, ha attivato un monitoraggio fiscale sulle imbarcazioni da diporto con bandiera estera possedute dai cittadini italiani.
Il motivo esatto non lo sappiamo ma, evidentemente, qualcosa non quadrava
Pare certo che verrà contestata una sanzione se il contratto di acquisto non è stato registrato all’Agenzia delle Entrate.
E da qui i primi dolori, anche perché la somma dovrebbe essere piuttosto cospicua…
Poi sembrerebbe che il controllo verrà esteso anche all’IVA.

La cosa ci riporta molto all’estate del 1994.

Quasi trent’anni fa, infatti, sempre a La Spezia, in occasione di un controllo in mare, gli organi preposti al controllo mandarono al banco prova dei motori marini fuori bordo che sulla carta avevano 25 cavalli di potenza ma che poi ne sviluppano ben oltre il triplo grazie a delle semplicissime modifiche tecniche rese possibili dalla legislazione dell’epoca.
Da La Spezia i controlli vennero poi estesi a tutto il territorio nazionale e furono le stesse Case Madri che richiamarono i loro prodotti per poi certificare sugli stessi la potenza effettiva.

E i proprietari di quei motori maledissero il giorno in cui si fecero convincere a comprarli…

Ora, per come ci sembra, la Direzione Provinciale dell’AGENZIA DELLE ENTRATE e la GUARDIA DI FINANZA di LA SPEZIA stanno attivando un qualcosa di molto simile nei confronti di chi, per un motivo o per l’altro, ha scelto per la propria imbarcazione una bandiera straniera al posto di quella ITALIANA.