Continuano a proliferare corsi per patente nautica on-line, lezioni registrate, corsi interattivi e similari.

Sul principio questo tipo di offerte proveniva per lo più da “pseudo scuole nautiche“, cioè non autorizzate, organizzazioni che si proponevano in qualche modo di “aiutare” le persone nella preparazione teorica per poi appoggiarsi a qualche scuola nautica compiacente che presenta gli allievi agli esami accreditandoli come propri.

Ci sono anche state delle inchieste giudiziarie, alcune anche della Capitaneria di Porto di La Spezia, che hanno fatto passare dei guai a un bel po’ di gente…

Come si accalappia l’ignaro diportista?

Un esperto di informatica trova on line delle foto accattivanti, scrive qualche frase ad effetto, promuove la pagina e clic dopo clic il gioco è fatto! Eppure non dovrebbe essere difficile riconoscere i venditori di fumo. Non pubblicano i loro volti, la loro sede, le loro aule, non si sa chi siano i loro istruttori, non hanno neanche un numero di telefono fisso…

Oltretutto, effettuando sul sito dell’Agenzia delle Entrate una semplice verifica del numero di partita Iva che obbligatoriamente deve essere pubblicato, si può facilmente scoprire che si tratta di soggetti sorti giusto da pochi mesi.

Ma ora, quando veniamo a sapere che anche le scuole nautiche più blasonate si attrezzano e reclamizzano corsi on-line di questo genere, la cosa si fa più seria.

E si, perché se, con la scusa del Covid-19, vogliamo fare a prenderci in giro, noi non ci stiamo.

Gli istruttori devono sempre poter guardare negli occhi tutti i partecipanti, devono parlare con loro, coinvolgerli ed interagire sempre con tutti, altro che le lezioni videoregistrate!

Oltretutto questo tipo di sistema, se proprio vogliamo andare a ben vedere, sarebbe anche VIETATO dalle disposizioni di legge che regolamentano le scuole nautiche.

Semplificare vs Sottovalutare

Sappiamo che il mondo si sta muovendo sempre più verso esperienze virtuali e capiamo le necessità che spingono a queste scelte ma fermiamoci a pensare: se un giorno ci fosse un qualsiasi imprevisto mentre ci troviamo in mare, sarebbe troppo tardi per accorgersi che il mondo reale è diverso da quello virtuale. Semplificare è un conto, ma sottovalutare è pericoloso.

I problemi legati al Covid-19, secondo noi, non dovrebbero essere affrontati cercando di “fare cassa” ad ogni costo, per altro in danno dei soggetti più facilmente suggestionabili, ma riducendo il numero dei partecipanti ed adottando tutte le misure precauzionali del caso.

Certo è più difficile, costa di più, ma è comunque una strada che si può percorrere, ed infatti è proprio quella che abbiamo scelto noi, e le tante altre scuole nautiche che si impegnano a lavorare bene.