In condizioni meteo favorevoli, per di più di giorno ed in mare aperto, cos’è successo ad Aldo e Antonio? Aldo lo conoscevamo bene, era bravo, non lasciava le cose al caso e la prudenza è sempre stata una sua costante. Conoscevamo bene anche la barca, eravamo presenti quando venne acquistata e riarmata. Quante ne sono state dette. Quante ne abbiamo ascoltate. E’ comunque giusto che ognuno abbia una sua opinione. Resta il fatto che oramai ciò che è stato è stato, purtroppo non si può più tornare indietro. Ora è importante che nessun altro si trovi nelle stesse condizioni in cui si è trovato Aldo con il suo compagno di viaggio Antonio. Questa triste vicenda a noi ha fatto comprendere che nell’era tecnologica in cui viviamo, in mare bisogna assolutamente dotarsi di un AIS. Uno strumento che, quando in funzione, consente alle altre unità di sapere sempre dove ci troviamo e chi siamo. Saranno così direttamente i computers di bordo ad avvisare e, in molti casi, a far modificare addirittura automaticamente la rotta alle altre unità. Il pericolo può provenire da ogni parte e non sempre è visibile, anche se di giorno e in condizioni meteo favorevoli. Ma con un AIS chi può costituire per noi pericolo può sapere esattamente di noi e regolarsi così di conseguenza. Prima lo ritenevamo superfluo, ma questa vicenda ci ha convinto a dotarci di un AIS, e lo terremo sempre acceso ogni volta che usciremo dalle 3 miglia dalla costa o che ci ritroveremo soli in mare. E, tranne per chi usa la barca solo la domenica per fare il bagno, consigliamo a chiunque di fare lo stesso. Perché, guardando anche al passato, forse non è completamente vero che in mare, per un motivo o per l’altro, proprio tutti dicano quello che sanno o prestino soccorso. Per Aldo e Antonio continuiamo ancora a sperare, le possibilità sono ormai poche, ma esistono.
Per Aldo e Antonio continuiamo ancora a sperare, le possibilità sono ormai poche, ma rimangono.