Controvoglia, ma ci siamo dovuti arrendere e restare chiusi in attesa degli eventi.
Ci avrebbe fatto piacere continuare ad operare, ovviamente con tutte le cautele del caso, cioè una o due persona alla volta, tenendo le distanze e con le porte aperte ma ci siamo stancati di dover troppo spesso battagliare con chi non è d’accordo ed è capace solo di criticare.
Si tratta di una minoranza di persone, è vero, ma che comunque secondo noi è proprio quella che rappresenta il vero pericolo. E non certo per le loro lamentele, anche se è piuttosto fastidioso sentirsi dire che siamo una specie di paranoici che fanno allarmismo e temono il nulla.
Quello che davvero ci spaventa è che le persone accorte e giudiziose, in questo periodo, almeno secondo noi, non se ne vanno certo in giro a chiedere informazioni pretendendo di essere ricevute a colloquio solo per sapere se la tassa di circolazione di due anni prima è stata pagata oppure no o se la loro patente guida è comunque valida anche se è sbiadita, tanto per fare degli esempi.
Con un minimo di buon senso cose minori di questo genere dovrebbero essere rinviate a quando la situazione sarà un po’ più tranquilla, no?
Invece noi ci troviamo a discutere proprio con queste persone qui che, come se non bastasse, si mettono pure a tossire continuando a dire che la colpa di questa situazione è solo di chi fa dell’allarmismo e che noi non dobbiamo preoccuparci.
Noi non dovremmo preoccuparci quando a dircelo è gente di questo genere?
Quindi ora basta.
Ci scusiamo con la normale clientela, con le persone educate che si comportano civilmente, ed a cui non possiamo più prestare la nostra assistenza a causa della tanta ignoranza che purtroppo c’è in giro.
Noi non abbiamo deciso di chiudere per il Coronavirus, ma a causa di chi lo sbeffeggia.