Finalmente, dopo anni ed innumerevoli canoni pagati non sempre senza sacrifici, si giunge al tanto sospirato termine dell’odiato/amato leasing e si tratta ora solo di procedere alla trascrizione della proprietà in favore di colui che l’ha riscattata.
Ma il calvario non è ancora finito…
Per vedersi riconosciuto un proprio diritto bisogna ancora sottostare ad imposizioni francamente incomprensibili… Perché, se siamo in regime di libero mercato, alcune società di leasing impongono che le pratiche di riscatto vengano effettuate solo da soggetti di loro “gradimento”?
Perché, nonostante abbia la possibilità di risparmiare tempo e denaro, all’interessato non è concesso di potersi avvalere della propria agenzia di fiducia, anche e soprattutto in considerazione del fatto che chi paga è proprio lui?
Purtroppo parecchi diportisti si sono trovati in questa spiacevole situazione, sostenendo spese maggiori ed attendendo molto più tempo del necessario per vedere il proprio nominativo finalmente trascritto sulla licenza di navigazione dell’imbarcazione.
Quello che ci sentiamo di consigliare a chi intende esercitare i propri di diritti è di non sottostare alle imposizioni, ma di comunicare il nominativo dell’operatore di proprio gradimento ed avviare le formalità del caso facendo sì che l’agenzia prescelta e la società di leasing interloquiscano direttamente. Certo questo richiederà un po’ di impegno in più anche da parte dell’agenzia di fiducia, ma se tengono al Cliente come teniamo noi, siamo sicuri che non sarà per loro certo un sacrificio.