Navigazione da diporto con bandiera inglese.
Primi problemi per le barche iscritte nel Regno Unito.

Molti cittadini italiani, convinti di aver fatto la cosa migliore, hanno a suo tempo deciso di navigare con l’imbarcazione battente bandiera del “Regno Unito” (il virgolettato è d’obbligo, dato che ultimamente tanto unito il Regno di Sua Maestà non sembra…).
Meno burocrazia, meno spese, meno problemi, insomma: tutto (in apparenza) più facile. C’è stato chi si è aperto una società a Londra a cui ha intestato l’imbarcazione (tutto via mail pagando solo una quota annua), chi ha nominato un proprio rappresentante residente nel Regno Unito (con identiche modalità) e chi, anziché comprare l’imbarcazione, ha rilevato le quote della società proprietaria.
Ora, però, con la tristemente nota “Brexit” le cose stanno prendendo un’altra piega …
Se si esclude la possibilità di diventare cittadini del “Regno Unito” (cosa un tantino impegnativa), o di trasferire l’imbarcazione ed usarla solo davanti alle bianche scogliere di Dover (luogo comunque molto suggestivo) poche, a nostro parere, sono le scelte che restano ai cittadini italiani proprietari che vogliono usare in Italia una simile imbarcazione: 1) CANCELLARLA DAI REGISTRI STRANIERI ED ISCRIVERLA IN ITALIA; 2) INCROCIARE LE DITA E SPERARE…
E noi possiamo essere d’aiuto solo per la prima opzione.